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giovedì 5 luglio 2012
Il test di Cooper: storia di un errore statistico che ha reso celebre un test!
Il test di Cooper è un test utilizzato nell'attività sportiva a livello agonistico, amatoriale e scolastico.
Fu inventato da Kenneth H. Cooper medico della Nasa, nel 1968 per usi militari.
Esso consiste nel percorre, correndo, la massima distanza possibile in piano per 12 minuti di tempo. Questo test intende misurare l'aspetto aerobico di resitenza di un soggetto.
Da allora e fino ai giorni nostri il test di Cooper è stato ampiamente utilizzato per stimare la massima potenza aerobica, avendo quindi un'idea delle potenzialità, del motore, che un soggetto poteva esprimere correndo per 12 min. Potenzialità che poi venivano spesso traslate su qualsiasi disciplina di resistenza aerobica. Il test di Cooper è diventato quindi nel tempo un modo semplice, poco costoso per valutare le capacità aerobiche di un soggetto, consentendo di discriminare tra chi fosse più "dotato" per discipline di resistenza e chi meno, e permettendo la valutazione delle capacità aerobiche e cardiovascolari di migliaia di atleti e studenti.
Nel suo lavoro scientifico originario (Cooper, K. Correlation between field and treadmill testing as a means for assessing maximal oxygen intake. JAMA 1968;203:201.) il Dr. Cooper trovò una correlazione molto alta (r=0.90) tra i metri percorsi durante i 12 minuti del test di Cooper e la massima potenza aerobica (VO2max) misurata in laboratorio.Peccato che i risultati del originale lavoro del Dr. Cooper da cui è nato il famoso test, siano viziati da un grossolano errore statistico. La correlazione di 0,9 (alta correlazione) era infatti gonfiata dal fatto che non si tenne in considerazione il grande range di pesi corporei (da 52 a 123 kg) e di età (da 17 a 54 anni) dei 47 soggetti maschi che parteciparono allo studio. Ricalcolando la statistica dello studio risultò una correlazione di 0,3 (bassa) anzichè 0,9 tra i risultati del test e la massima potenza aerobica misurata in laboratorio!
Penso che il Test di Cooper non sia più un test da proporre! Sarebbe più importante concentrarsi su test che siano specifici per le discipline sportive e che siano altamente correlati con la performance sportiva!
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